Libri, manuali e riviste

➤ LIBRI

  • Stefano Liberti, I signori del cibo – Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta, Minimum Fax, 2016
    Un libro importante, un’inchiesta giornalistica che sta riscuotendo grande interesse, frutto del lavoro di due anni.
    Un viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta, seguendo la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato.
    Perché l’attuale modello di produzione del cibo per la popolazione mondiale non è più sostenibile? E perché la grande finanza e le multinazionli vanno all’assalto del settore alimentare?

 

  • Pierpaolo Corradini, Quello che le etichette non dicono, EMI, 2013
    Democrazia significa scegliere, un diritto che non si esercita solo nel chiuso della cabina elettorale, ma che si rinnova giorno per giorno nei piccoli gesti quotidiani: quando compriamo il giornale, quando entriamo in banca, quando facciamo la spesa. Ma per scegliere bisogna sapere, ed ecco la centralità dell’informazione che al supermercato assume il volto delle etichette.
    Questo libro parla di loro, spiega la loro struttura, la loro utilità, i loro limiti.
    È un viaggio per capire cosa ci raccontano, il linguaggio che usano, quanto ci possiamo fidare.
    Ma anche per mettere a fuoco i loro vuoti in modo da organizzarci per rivendicare ciò che ci spetta in nome della libertà e della responsabilità.

 

  • Beuvelet O. e Nossiter J., Insurrezione culturale, DeriveApprodi, 2016
    C’è una trasformazione in atto diversa, parallela, pregiata, umile che attraversa negli ultimi dieci anni il sistema contadino contemporaneo. Quello illuminato, fiero di dirsi rurale, quello di contadini resistenti e caparbi nel loro quotidiano duro lavoro, lontani dalla retorica e dalla spettacolarizzazione. Quello degli agronomi innovatori, dei laureati, dei sostenitori del biologico, dei paladini del biodinamico e rispettoso dell’ambiente. Quello che rafforza legami, relazioni e cooperazione.
    “C’è un gesto culturale che vive nelle campagne” e si diffonde nelle città. “È un movimento della terra che smuove le vigne, rianima le piante, (…). Ma porta segni di cambiamento e rivolta, di strenua resistenza di certo. È il gesto culturale dei contadini e dei vignaioli naturali, che ha aperto uno squarcio attraverso il quale è passata una rivoluzione della vita, delle conoscenze, del gusto e soprattutto dei rapporti tra umani e natura”.

 

  • Maurizio Pallante, La felicità sostenibile, Rizzoli, 2009
    II modello economico, sociale e politico dominante sta crollando sotto i colpi della crisi finanziaria globale e dell’emergenza ambientale. Questo libro dimostra che si può cambiare, e in meglio.
    Dobbiamo però invertire la rotta, ribellandoci all’imperativo che ci ha guidati nell’ultimo secolo — la crescita a ogni costo, misurata con l’aberrante strumento del PIL — e stabilire un nuovo modello di sviluppo: la Decrescita Felice. La Decrescita Felice è una filosofia concreta che chiunque, ciascuno quotidianamente e i governi in politica, può mettere in pratica. Decrescere non vuol dire rinunciare a nulla, ma modificare i comportamenti che implicano inutili sprechi. Perseguendo questi obiettivi, la Decrescita Felice corregge le storture del nostro modello economico e indica la via per un’altra dimensione del benessere, in un mondo meno inquinato e in una società più umana. Non è un’utopia, ma una nuova vita che possiamo cominciare già oggi.

 

  • Daniel Tarozzi, Io faccio così – Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia, Chiarelettere, 2013
    Nonostante la crisi, i partiti, le tasse… c’è un’Italia che reagisce, che non molla, che va avanti e crede nel futuro. Daniel Tarozzi ha deciso di salire sul camper e andare a scoprirla e a raccontarla.
    Sette mesi on the road, senza scadenze o itinerari precisi, inseguendo le esperienze di chi ci prova a cambiare vita e a non rassegnarsi al peggio. La scoperta è che si sta creando una rete diffusa dal Nord al Sud di microeconomie che valorizzano il territorio e le competenze delle persone, spesso promuovendo lavori che le statistiche nemmeno rilevano: in città, in campagna, da soli, in gruppo. Sempre all’insegna dell’ecocompatibilità, del risparmio e della qualità della vita. Contadini, inventori, imprenditori, manager, artigiani, neolaureati, artisti: le loro storie non fanno più parte dell’aneddotica ma costituiscono una realtà che va raccontata e fotografata e dimostrano che un altro PIL, più vero e di qualità, è possibile.

 

  • Michael Pollan, Il dilemma dell’onnivoro, Adelphi, 2008
    Un’inchiesta sull’alimentazione e sul dilemma che attanaglia (o almeno dovrebbe) tutti gli onnivori: che cosa sto mangiando esattamente?

 

  • Masanobu Fukuoka, La rivoluzione del filo di paglia – Un’introduzione all’agricoltura naturale, Libreria Editrice Fiorentina, 2003
    “Quando cambiamo il modo di coltivare il nostro cibo, cambiamo il nostro cibo, cambiamo la società, cambiamo i nostri valori.”
    Mentre nell’agricoltura tradizionale si sperimentano nuove tecniche chiedendosi “se si provasse questo o se si provasse quest’altro?”, Fukuoka sperimenta ponendosi la domanda “e se si provasse a non fare questo o a non fare quest’altro?”. Alla fine arriva alla conclusione che sono davvero poche le pratiche agricole veramente necessarie dando così vita all’agricoltura del non fare. Utilizza i fili di paglia per pacciamare in modo naturale e scopre un nuovo (e vecchio) modo di essere contadini e di rapportarsi con la natura e con il cibo, imparando a riconoscere il cibo naturale, sano e saporito che l’agricoltura moderna non può ottenere. Con il suo percorso verso un’agricoltura naturale Fukuoka introduce a un modo diverso di rapportarsi con le stagioni e con il tempo di vita e si rende conto che la rivoluzione da lui intravista e sperimentata non può prescindere dal comportamento dei consumatori. “I consumatori generalmente danno per scontato di non avere nulla a che fare con chi provoca l’inquinamento agricolo” eppure “la disponibilità del consumatore a pagare alti prezzi per alimenti prodotti fuori stagione ha contribuito all’intensificarsi di metodi artificiali di coltivazione e di uso di sostanze chimiche… e i soldi non sono il solo prezzo pagato per permettersi una simile concessione”.

 

➤ MANUALI

  • Maria Teresa De Nardis, Guida ai detersivi bioallegri e a un’igiene sostenibile, EMI, 2008
    Una guida ricca di consigli pratici: accorgimenti per l’utilizzo dei detersivi e degli elettrodomestici, informazioni sui detersivi ecologici e biologici, ricette di detersivi ecologici “fai da te”.
    La terza edizione di questa guida è stata arricchita con nuovi capitoli: elogio al non stiro, smacchiare alla maniera bioallegra e prodotti chimici da evitare in casa e perchè.

 

  • Giorgia Cozza, Bebè a costo zero – Come crescere felice il nostro bambino senza spendere una fortuna, Mondadori, 2012
    Carrozzine, vestitini, omogeneizzati… quanto costa avere un bambino oggi? Le statistiche parlano di un investimento di migliaia di euro solo nel primo anno di vita. Certo, tutti i genitori desiderano il meglio per il proprio bambino, e pur di darglielo non badano a spese.Ma che cos’è davvero il meglio per lui? E quanto costa? Questa guida al consumo critico e consapevole si addentra nell’affollato mondo dei prodotti per l’infanzia distinguendo tra reali esigenze e bisogni indotti dalla pubblicità, per scoprire cosa può essere davvero indispensabile o utile, o inutile o persino dannoso, durante la gravidanza e la prima infanzia. Grazie alla consulenza di numerosi esperti spiega come affrontare momenti delicati, dall’allattamento allo svezzamento, dall’igiene al sonno, dall’acquisizione dell’autonomia fino alle prime letture, e offre numerosi suggerimenti pratici per evitare spese inutili e sfuggire alla trappola del “caro-bebé”, con un occhio di riguardo per l’ambiente. Ma, al di là delle indicazioni concrete, propone soprattutto un modello pedagogico e di vita che risponde ai reali bisogni del neonato (e di tutti gli esseri umani), e insegna a circondare il nostro bambino non di “cose”, ma di ciò che può favorirne davvero lo sviluppo psicofisico, facendone una persona serena e armoniosa.

 

  • Genangeli L. e Panaroni L., Saponi naturali fai da te, Terre di Mezzo, 2016
    Quale modo migliore di prendersi cura della nostra pelle se non partendo dal sapone? E se fatto in casa con ingredienti naturali può diventare non solo un modo di coccolarsi e volersi bene ogni giorno, ma un modo per rispettare l’ambiente in cui viviamo e un regalo artigianale fatto con il cuore e con le nostre mani!
    Tantissime ricette di ogni tipo, dettagliate ed arricchite da bellissime foto, per sperimentare divertendosi in tutta sicurezza seguendo i preziosi consigli del mastro saponaio Luigi!