Qualche parola in più…

PRODOTTI LOCALI!
Per ridurre l’inquinamento e lo spreco energetico dovuti al trasporto della merce su e giù per il pianeta (viaggiando di meno, arriva più fresca e non richiede conservanti!); si possono conoscere i produttori, verificare il loro comportamento, apprezzare la “storia” di ogni prodotto.

PICCOLI PRODUTTORI!
Perché è più facile conoscerli e perché lavorano con più intensità di manodopera che non di capitale: così i soldi che si spendono finanziano l’occupazione e non gli azionisti.

PRODOTTI BIOLOGICI!
Perché non utilizzano pesticidi, diserbanti, concimi chimici, che inquinano e consumano energia, ma invece rispettano la terra (per inquinare ci vuole un attimo, per bonificare decenni). Così possiamo anche mangiare cibi naturali, recuperando i sapori.

ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI DI LAVORO!
Nell’era della globalizzazione le multinazionali spostano la produzione dove i costi sono più bassi, la manodopera è sottopagata e i lavoratori non hanno diritti: preferire i prodotti senza sfruttamento significa aiutare a regolare il mercato del lavoro.

I GAS: CANTIERI DI ECONOMIA SOLIDALE!
La partecipazione, la socialità, la condivisione delle scelte sono elementi che contrastano la disgregazione delle comunità locali nelle quali il GAS nasce; il gruppo diventa il fulcro di relazioni fra diversi fattori sociali, facendosi cantiere di sperimentazione per modelli economici più sostenibili.fresca e non richiede conservanti!); si possono conoscere i produttori, verificare il loro comportamento, apprezzare la “storia” di ogni prodotto.